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Tipi di alfabeti (Parte 1 - Abjad)

Per capire la vera importanza dell'alfabeto o simili dobbiamo provare ad immaginare un periodo molto lontano nel tempo, quasi contemporaneo alla stessa nascita e sviluppo dell'uomo.
Immagina di parlare una lingua senza avere un modo di scrivere ciò che stai dicendo, e che per qualsiasi motivo decidi di inventare un modo di scrivere per la tua stessa lingua. Probabilmente avrai già visto persone provenienti da altre culture utilizzare la scrittura e avrai pensato che il tuo popolo potrebbe utilizzare qualcosa di simile, quindi avrai provato ad adattare la loro scrittura alla tua lingua, e anche se ciò è successo infinite volte nel corso della storia, per un qualche motivo il loro modo di scrivere non si adatta alla tua lingua, o forse non riesci proprio a studiarlo con attenzione.

Come si fa a creare un nuovo modo di scrivere?

Potrebbe sembrarci stupido e forzato, dopo tutto le lingue non si inventano, si evolvono lentamente durante il corso del tempo. E a ciò qualsiasi linguista vi risponderà che ciò è esatto... per la lingua parlata, infatti moltissimi tipi di scrittura moderni vennero inventati da singole persone ad un certo punto della storia. Moltissimi di noi, qualora dovessero creare un nuovo sistema per scrivere le parole in italiano, finirebbero per creare qualcosa di molto simile: un simbolo per ogni lettera/suono dell'alfabeto, sia vocali sia consonanti, e per scrivere su un foglio ciò che stiamo dicendo creeremmo una lunga linea di simboli che rappresentano ciò che suonano nella lingua parlata.

Questo tipo di scrittura, dove abbiamo un simbolo corrispondente ad ogni suono, è chiamato alfabeto e se ci pensiamo ci sembra quasi l'unico modo per scrivere una lingua; ciò che trovo meraviglioso è che, invece, la maggior parte dei modi di scrivere di tutto il mondo non sono alfabeti. Infatti, se il nostro modo di scrivere è quello dell'alfabeto, il resto del mondo usa qualcosa di simile o totalmente diverso.
In più penso che ogni tipo di scrittura può essere visto come un modo unico e solo di interpretare una lingua

Prendiamo l'alfabeto arabo per esempio, potremmo chiamarlo "alfabeto", ma in realtà finiremmo per sbagliare poiché gli arabi non usano un alfabeto, ma un abjad.

Abjad arabo
Abjad ebraico

















Abjad aramaico










In un alfabeto vero e proprio le consonanti e le vocali sono scritte alla stessa maniera, ma non tutti i sistemi di scrittura sono così ugualitari quando si tratta di scrivere i suoni: negli abjad, infatti, vengono scritte solo le consonanti, e le vocali sono completamente omesse. Coloro che utilizzano gli abjad non devono realmente pensare alle vocali come veri e propri suoni, ma come una sorta di strani "riempitivi", usati per separare i veri suoni: le consonanti.
Non tutte le lingue possono fare la stessa cosa, in italiano a volte è possibile omettere le vocali nella lingua scritta (vedi le abbreviazioni degli sms come xké, cmq, etc.), ma in inglese sarebbe impossibile. Se prendiamo come esempio le parole "beer", "bear", "bare", "boor", "byre" non potremmo mai capire a quale di queste parole una persona si riferisce guardando solamente le consonanti; in Arabo, invece, funziona benissimo per due ragioni principali:

  1. L'Arabo ha veramente poche parole come quelle inglesi, che sono identiche se non fosse per le vocali;
  2. La lingua araba ha alcune peculiarità interessanti: spesso le vocali cambiano nelle parole in base al contesto, i verbi arabi sono sempre formati da una serie di tre o quattro consonanti, ma le vocali fra di loro cambiano secondo il tempo, la persona, il numero, etc.

Scrivere le vocali vorrebbe dire che si deve scrivere una parola in modo diverso per ogni tipo di significato in diversi contesti, anche se il significato della parola è sempre lo stesso.

La lingua ebraica funziona allo stesso modo per le stesse motivazioni: scrivere le vocali non solo sarebbe inutile, ma stupido e scomodo per la lingua scritta.

È interessante notare che anche se l'Ebraico e l'Arabo sono linguisticamente imparentati e grammaticalmente molto simili, i due abjad che usano sono completamente diversi: uno, quello arabo, è pieno di lettere ondulate, curve, connesse l'una all'altra; mentre l'altro, l'ebraico, è composto quasi interamente da linee e angoli dritti, come se fosse scritto con una serie di timbri.


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Articolo a cura di Giuseppe Barbagallo.

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